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domenica 19 dicembre 2010

PENSIERI VAGABONDI

E' strano come un semplice evento quotidiano e banale possa avere risvolti imprevisti e portarti a riflessioni inconsuete, a scoprire negli altri qualcosa che avresti preferito ignorare, qualcosa che ti ferisce profondamente e ti lascia un angoscioso senso di solitudine. Accade quando hai il coraggio delle tue opinioni, quando lotti per le piccole ingiustizie che noti accadere intorno a te, quando non accetti le arroganti imposizioni... ed è allora che rimani da sola... è allora che gli altri temono il tuo osare e si tirano indietro. Non è necessario compiere grandi atti di coraggio, portare avanti lotte sovrumane, basta essere se stessi e portare avanti le proprie idee nella vita di tutti i giorni per sentire gli altri allontanarsi. E' una sensazione che fa male dentro, ma tu vai avanti lo stesso, solo chi ti ama veramente ti seguirà... saranno pochi... sarà uno oppure nessuno... ma non importa... Tu puoi dire di essere viva!

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru, chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i", piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non legge, chi non viaggia, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità...

Martha Madeiros, Chi muore (Ode alla Vita)